Parti di ricambio tramite vacuum casting

I pezzi di ricambio per auto d'epoca, vecchi strumenti o elettrodomestici vintage non sono sempre reperibili sui canali di fornitura tradizionali, soprattutto quando si tratta di sistemi molto datati o di tiratura limitata. E' inevitabile che con il passare del tempo sia sempre più difficile trovare componenti per riparare i pezzi rotti o non più funzionanti. Gli stampi in silicone possono risolvere il problema perché permettono di produrre a prezzi contenuti piccole serie a partire da un pezzo che viene usato come master.

Filtro benzina originale e ricambi

La tecnica classica per produrre dei pezzi di cui non si ha più a disposizione i disegni originali prevede il reverse engineering. Si tratta di rilevare il pezzo con qualche strumento di misura (calibro, braccio di misura, scanner 3D), disegnare tramite CAD 3D il pezzo partendo dalla geometria rilevata, ed infine procedere alla produzione con tecnologie quali la stampa 3D, la fresatura o lo stampaggio tradizionale in stampi di metallo. Spesso la stampa 3D rappresenta un buon compromesso tra costo e qualità, ma il materiale non è sempre performante come si potrebbe desiderare. La fresatura è spesso molto costosa, mentre lo stampaggio tradizionale permette di abbattere i costi, ma solo per produzioni in quantità elevate, spesso non compatibili con le esigenze reali. In  tutti questi casi, a ciò va aggiunto che la ricostruzione di un componente partendo da rilevazioni è una procedura che non sempre garantisce la fedeltà all'originale.

Gli stampi in silicone permettono di utilizzare direttamente il pezzo originale come master (anche se lievemente danneggiato) e produrre delle repliche fedeli alla geometria voluta, con costi ragionevoli.

Un fattore importante di questa soluzione è la quantità di pezzi originali a disposizione. Se i pezzi da produrre sono pochi e di dimensioni non troppo piccole, solitamente la produzione avviene partendo dal master originale, attorno al quale si costruisce lo stampo che poi sarà usato per stampare un pezzo alla volta.

Illustrazione della produzione di repliche da stampi in silicone partendo da un numero ridotto di master

Se invece i pezzi sono piccoli ed il numero da produrre è elevato rispetto alla quantità di pezzi originali utilizzabili come master, è possibile suddividere la produzione in due fasi. Nella prima fase viene prodotta una quantità di pezzi pari al numero di impronte che si vogliono utilizzare per la produzione completa. I pezzi della prima fase vengono quindi usati come master per gli stampi più grandi in grado di produrre le quantità volute dal cliente. La leggera perdita di precisione dovuta alla doppia copia è solitamente trascurabile e la maggiore produttività degli stampi permette una forte riduzione dei costi.

Plafoniere con diverse trasparenze

I materiali utilizzabili per realizzare questi pezzi sono delle plastiche o degli elastomeri, solitamente pigmentabili con tinte a scelta, ed eventualmente anche trasparenti o traslucide. Una volta prodotto lo stampo è possibile anche usare materiali diversi per ottenere varianti rispetto al pezzo originale: per esempio, diversi colori, diversi effetti di trasparenza, varie durezze, etc.

Anche nel caso il componente da produrre sia composto da materiali eterogenei, è possibile usare stampi in silicone tramite co-stampaggio o con un approccio a più fasi. Il co-stampaggio permette di riprodurre pezzi con elementi metallici come per esempio filettature, contatti elettrici o anime in metallo.

Nel corso degli anni, MarMax ha sviluppato una grande esperienza in queste applicazioni, soprattutto per il settore di auto e moto d'epoca (filtri, tappi, cavi, morsetti, guarnizioni, fanali e catarifrangenti), per vecchi elettrodomestici (manopole, ghiere, piccoli carter), attrezzature di misura e industriali (gommini, sportelli, guide).

Curando opportunamente la scelta dei materiali e dei colori, spesso non è possibile distinguere l'originale dalle copie. Provate a farlo nelle immagini seguenti...

Originale vs copie